Cresciamo non solo nei numeri, ma anche nelle competenze. Ed è molto importante. Chi è bravo, in un’azienda in espansione, ha sempre la possibilità di rimanere.
È il luogo dei numeri, è vero. Ma non è solo questo: si tratta infatti anche di uno dei cuori pulsanti dell’azienda, che fa da cerniera tra dentro e fuori, riuscendo a dare ogni giorno risposte ai colleghi, ai fornitori e naturalmente ai clienti.
“Quando sono entrata in azienda, nel 2006, eravamo in tutto una ventina. Oggi siamo circa duecento”.
Inizia così il suo racconto Laura Rapetti, responsabile dell’ufficio amministrativo di Fossati Serramenti. “All’inizio mi occupavo di tante cose diverse, dal front office al supporto gestione della logistica. È normale, in una piccola realtà. Con la crescita è arrivata la specializzazione. Nel mio ufficio lavorano, insieme a me, altre quattro colleghe, ognuna con la propria mansione. Oltre a essere il loro riferimento, mi occupo di tesoreria, bilancio e situazioni infra annuali”.
Le chiediamo di raccontarci meglio queste ultime.
“Facciamo confronti del fatturato mese su mese e trimestre su trimestre. A questo, negli ultimi anni, si è aggiunta anche la contabilità analitica e il controllo di gestione. Senza entrare troppo nel tecnico, si tratta di ripartire costi e ricavi in modo da inserirli in ‘contenitori’ e capire la redditività dei diversi prodotti che Fossati realizza. In questo modo è possibile monitorare nel dettaglio l’andamento”.
Che è di crescita.
“In tutti i settori e gli uffici, compreso il mio. Nel 2011 ho avuto una prima collega, di lì a poco siamo state in tre e così via, fino ad arrivare oggi al totale di cinque. Mi fa piacere sottolineare una cosa, parlando di incremento del personale. Quando sono andata in maternità, naturalmente è stata chiamata una persona a sostituirmi. Doveva restare in Fossati solo per quel periodo. Tuttavia, essendo una collega di valore, l’azienda ha deciso di investire su di lei e oggi Marcella Lodigiani è direttrice delle nostre risorse umane. Questo per dire che cresciamo non solo nei numeri, ma anche nelle competenze. Ed è molto importante. Chi è bravo, in un’azienda in espansione, ha sempre la possibilità di rimanere”.
Che impatto ha avuto, a proposito di innovazioni, la fatturazione elettronica?
“Molto positivo. Digitalizzare favorisce una gestione più semplice e una ricerca più veloce dei documenti. Tra il 2020 e il 2021 abbiamo anche cambiato software gestionale. Il fornitore è sempre Zucchetti, ma siamo passati da G1 ad Ad Hoc Infinity, che è più leggero. Il tempismo è stato perfetto: gestire l’innalzamento del fatturato, altrimenti, sarebbe stato un problema”.
Chiediamo notizie della sua giornata tipo.
“Comincia alle otto e mezza del mattino, prosegue fino alle diciotto. La prima cosa che faccio, una volta arrivata in ufficio, è controllare i flussi finanziari e gli eventuali sospesi. Quando ho il quadro, si parte con tutto il resto. Attenzione però: l’ufficio amministrativo, che si occupa di numeri, potrebbe sembrare un luogo tranquillo, dove si pianifica tutto con calma. Invece capitano anche delle giornate toste, caotiche, dove gli imprevisti impongono di prendere delle decisioni importanti e di assumersi delle responsabilità.
Ma ce la facciamo sempre”.
Gli insoluti…
“Sono bassissimi”, dice con un sorriso cordiale. “Il rapporto con i nostri partner commerciali e con i clienti che serviamo direttamente è ottimo, costruito per durare. Come del resto è ottimo il rapporto con i colleghi, dentro e fuori l’ufficio. Il confronto è quotidiano, alle criticità si risponde con soluzioni condivise. E la qualità del nostro lavoro ci ha permesso di raggiungere, nel marzo 2022, la certificazione ISO 9001 rilasciata da TÜV SÜD, ente tedesco riconosciuto a livello internazionale”.